Cinema

Il Servo

Precede

Nonostante l’iniziale misoginia percepibile nel film, le donne sono in realtà i personaggi che rimangono più coerenti all’interno della trama. Si può, inoltre, notare come l’atto di seduzione parta proprio da loro e non dall’oggetto del loro desiderio, ovvero Tony. Vera lo seduce in maniera esplicita, alzandosi la gonna, Susan lo fa in maniera più sottile, spegnendo la luce in un momento di intimità.

Anche la musica gioca un ruolo di discreta importanza nel film. Nei momenti di profonda tensione, per esempio, Losey inserisce un rumore regolare, come l’orologio che suona le ore o il rubinetto gocciolante, sia per stemperare i toni della sequenza, sia per inserire un accento di ridicolo in quanto sta succedendo. La musica, associata in particolare a Tony, avrà significati fondamentali. In primo luogo, evidenzierà l’ingenuità del giovane, soprattutto nei confronti dei rapporti con le donne: egli usa la stessa canzone per creare l’atmosfera di intimità sia con Susan sia con Vera e verrà comunque lasciato da entrambe. In secondo luogo, la musica sottolineerà la solitudine del suo personaggio, con rilievo particolare nella camminata di Tony lungo le vie della città, che ricorda molto quella di Jeanne Moreau alla ricerca del proprio amante in Ascensore per il patibolo: nonostante la tromba non sia quella di Miles Davis, le sue sonorità tenderanno ad essere associate con la tristezza interiore di un uomo che è fondamentalmente solo.
Il servo, nonostante non entri nelle vite della classe operaia inglese, si guadagna un posto all’interno del Free Cinema per una profonda aderenza al reale e per la narrazione di una storia che è fondamentalmente quella di un loser, di un perdente, il quale inizierà le vicende da solo e le concluderà da solo, senza che vi sia possibilità di miglioramento. Con questo film, Losey dimostra come la crisi dell’imperialismo britannico sia sentita, forse addirittura con più forza, anche nelle classi agiate, che vorrebbero riconoscersi nell’antico splendore ma, di fatto, non possono farlo, perché le dinamiche sociali, culturali e di rapporto tra persone stanno inevitabilmente mutando.
Non servirebbero film del genere anche nella nostra epoca?

BIBLIOGRAFIA
Losey: senza re, senza patria, a cura di Luciano De Giusti

 

Giulia Canella