NO DI NOALE AL TRASFERIMENTO DELLA FORNACE CAVASIN
La maggioranza esprime parere contrario al trasferimento dell’attività
Una questione ferma da anni, sulla quale l’amministrazione comunale ha voluto dare una risposta in termini di fattibilità. “Assumersi la responsabilità di governo di un paese non significa certo dire di si a tutti – dichiara il sindaco Michele Celeghin – Responsabilmente abbiamo discusso ed approfondito la tematica del possibile trasferimento della Fornace in una area sita in Via San Dono valutandone i molteplici aspetti e risvolti possibili in termini positivi e negativi. Alla fine, ripeto, responsabilmente, si è data risposta negativa considerando soprattutto due fattori fra i tanti in discussione: l’incompatibilità di un area agricola di dimensioni così vaste, oltre 80.000 mq, ad accogliere una attività industriale in una zona non servita da strade idonee ed a ridosso di zone residenziali già gravemente compromesse. Il secondo aspetto considerato è stato quello della viabilità che avrebbe gravato in un area che non ha certo vocazione industriale ma piuttosto di espansione residenziale minima. E’ intenzione della mia amministrazione – continua il sindaco Celeghin – di valutare tutte le opportunità e le strade percorribili per garantire la presenza della Fornace agli Ongari “Cavasin” nel nostro territorio comunale attraverso lo strumento urbanistico del Piano Assetto del Territorio al fine di individuare una area idonea, servita da strade altrettanto idonee, in un contesto a vocazione artigianale/industriale dove vi sia un minor impatto possibile per la cittadinanza. L’aspetto occupazionale, peraltro pesantemente considerato nelle valutazioni fatte, dovrà essere valutato in un progetto complessivo che non precluda ulteriore territorio a vocazione agricola già pesantemente compromesso nel nostro territorio. E’ stata una scelta ponderata e volutamente approfondita in più riunioni - conclude Celeghin – ma non si può continuare con la politica delle non decisioni o piuttosto delle non risposte. Serietà impone anche la determinazione ed il coraggio di saper dire dei no e questo, responsabilmente, il mio gruppo di maggioranza, ha definito, in un’ottica futura, certo, protesa a valutare tutte le possibili soluzioni alternative in siti idonei all’accoglimento di attività industriali. Per questo manterremo un dialogo aperto con la proprietà aziendale”. Sulla stessa linea il delegato alle attività produttive Renzo Famengo che dichiara nel merito: “Il mantenimento di una attività storica come la Fornace Cavasin nel nostro territorio è sicuramente un fattore determinante in un periodo di forte crisi economica quale stà attraversando il mondo dell’impresa e dell’artigianato locale. Riteniamo che a questo interesse industriale vada coniugato quello non meno rilevante dell’occupazione e del mantenimento, per quanto possibile, dei posti di lavoro in essere nell’azienda. Il trasferimento avrebbe in ogni caso comportato una riconversione, seppur parziale della tipologia di produzione. E’ opportuno valutare tutte le possibili soluzioni, attraverso gli strumenti urbanistici in essere, che possano garantire lavoro e futuro all’azienda noalese, questo è un nostro obiettivo prioritario”.
(comunicato stampa)