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LA SOCIOLOGIA DI MATRIX, OVVERO: COSA NE AVREBBE PENSATO GOFFMAN
Le “spalle” dell’equipe costituite dalle macchine in questa rappresentazione sono degli esseri tutti uguali, gli Agenti Smith, dei guardiani che assicurano il corretto andamento dello spettacolo. Si contrappongono a Neo che sta cercando di ribaltare il rapporto attori-pubblico fino ad allora stabilitosi. Nel momento in cui Neo riesce però a formulare una corretta definizione della situazione, in accordo con le tesi di Goffman, ovvero che quel mondo non esiste e quindi proprio per assenza di leggi materiali che lo governino gli è tutto permesso (come piegare un cucchiaino o coprire con un solo salto enormi distanze o addirittura volare), nessuno sarà più in grado di fermarlo. Neo diventa l’attore e protagonista della propria vita e sarà, da allora in avanti, egli stesso a stabilire le regole del gioco e dello spettacolo.
Nello schema del film è individuabile un secondo sistema in cui sono ritrovabili i ruoli che Goffman propone ne La vita quotidiana come rappresentazione ed è la nave Nabucodonosor. È abbastanza evidente che la nave stessa costituisce la ribalta e il palcoscenico allo stesso tempo in cui i membri dell’equipe si impegnano in egual misura a mantenere la facciata e quindi a combattere costantemente il nemico in vista della liberazione di ulteriori umani. Tra di loro però è presente un delatore, qualcuno che lavora per l’equipe-macchine a cui è stato offerto di ritornare ad essere parte integrante del sistema e dimenticare quale sia la verità, che, come al solito, fa più male della finzione.
Il sistema più grande rimane comunque quello di Matrix, un sistema in cui ognuno ha una propria parte definita, un proprio ruolo: le macchine sono l’equipe di attori che hanno come spalla i vari Agenti Smith, mentre il pubblico è costituito dagli umani inconsapevolmente coltivati. In questa relazione si innesta un ulteriore sistema in cui ci sono altri attori, gli umani liberati, che tentano di sovvertire le sorti di Matrix e quindi i ruoli stabilitisi, che hanno come spalla l’Oracolo e tra i quali però è presente una spia. Fallito il tentativo di quest’ultima per impedire lo scambio dei ruoli tra macchine e umani, Neo e la sua equipe tenteranno di creare un nuovo tipo di rappresentazione in cui l’uomo sia il protagonista assoluto e il mondo reale ritorni ad essere il palcoscenico tanto agognato.
Giulia Canella